L'occhio - come funziona
Per comprendere piu’ facilmente il meccanismo di funzionamento dell’occhio umano lo paragoneremo ad una moderna macchina fotografica con un sofisticato sistema di messa a fuoco automatico (autofocus).
- Obiettivo: in una fotocamera l’obiettivo è costituito da una lente convessa che fa convergere i raggi luminosi e li manda a fuoco sulla pellicola. Nell’occhio l’obiettivo è costituito da due lenti, una più esterna rappresentata dalla cornea e l’altra più interna che è il cristallino.
- Diaframma : in una macchina fotografica il diaframma è un meccanismo capace di variare il proprio diametro e quindi di fare entrare più o meno luce per fare impressionare correttamente la pellicola. Nell’occhio il diaframma è costituito dall’ iride,di circa 12 mm di diametro e 0,5 mm di spessore, che è colorata e da’ il colore all’ occhio.
- Pellicola : in una macchina fotografica rappresenta la parte che viene impressionata dalla luce e che, sviluppata, darà le fotografie. Nell’occhio è rappresentata dalla retina, la quale trasforma la luce in impulsi elettrici che verranno trasportati dal nervo ottico fino al cervello.
Inoltre nella formazione di una fotografia è fondamentale che l ‘ immagine sia messa a fuoco correttamente. Nella macchina fotografica la messa a fuoco avviene spostando, in avanti od indietro rispetto alla pellicola, la lente dell’ obiettivo. Nell’occhio ciò avviene attraverso il cristallino che viene modificato nello spessore, nella forma e nella posizione da un muscolo attraverso il fenomeno cosiddetto dell’ “accomodazione”. La accomodazione si riduce progressivamente con gli anni e ciò spiega la necessità di usare gli occhiali dopo i quaranta anni per la visione da vicino.
La sostituzione del cristallino, sia per eliminare una cataratta sia per motivi refrattivi, fa perdere questa capacità e renderà l ‘ occhio presbite.
- Il sistema ottico dell’ occhio è costituito da due lenti: la cornea ed il cristallino.
La cornea possiede un potere diottrico medio di circa 43 diottrie positive ed il cristallino ne possiede circa 14 sempre positive.
Queste due lenti mettono a fuoco le immagini provenienti dall’esterno sulla retina e più precisamente sulla macula che costituisce la parte centrale della retina stessa.
La congiuntiva è la mucosa trasparente che ricopre la superficie interna delle palpebre e la superficie anteriore del globo oculare. Il suo nome deriva dal fatto che tale mucosa congiunge anatomicamente le palpebre con il globo oculare. Ha funzioni protettive, difensive e riparatrici per l’occhio. E’ spesso sede di processi infiammatori di origine infettiva, tossica, allergica o da malattie sistemiche.
- Cornea
E’ costituita da proteine trasparenti e viene suddivisa in 5 strati che, partendo dall’esterno, sono rappresentati dall’epitelio, membrana di Bowman, stroma, membrana di Descemet ed endotelio.
Il suo spessore varia tra circa 1 mm nella porzione periferica e 0,5 mm nella porzione centrale; il diametro orizzontale di 12 mm è maggiore di quello verticale (11 mm) assumendo una configurazione ellittica, responsabile del cosiddetto astigmatismo fisiologico. Su di essa si praticano le più diffuse e comuni tecniche di chirurgia refrattiva.
- Iride
E’ una membrana muscolare circolare posta dietro alla cornea e davanti al cristallino. Presenta nella zona centrale un forame circolare: la pupilla il cui diametro varia a seconda delle condizioni luminose.Il coloredell’iride, geneticamente determinato,è responsabile di uno dei caratteri fisionomici più importanti: il “colore” degli occhi.
- Pupilla
E’ il foro circolare posto nell’iride il cui diametro varia a seconda delle condizioni luminose facendo quindi entrare più o meno luce dentro l’occhio.
- Cristallino
E’ la lente interna dell’occhio posta dietro l’iride, di forma biconvessa, con la funzione fondamentale di far convergere i raggi luminosi sul piano retinico e quindi consentire una visione nitida sia da lontano che da vicino grazie alla sua capacitò di accomodazione ossia di modificare la sua forma per effetto della contrazione del muscolo ciliare. Il potere accomodativo del cristallino è massimo nel bambino e decresce progressivamente a partire dai 40 anni (presbiopia) fino a diventare pressocchè nullo dopo i 60 anni.
Quando si opacizza costituisce la cataratta.
- Vitreo
E’ una struttura gelatinosa elastica, trasparente e filamentosa che riempie l’occhio e che contribuisce al mantenimento di una giusta pressione endoculare e quindi di una forma sferica. E’ costituito in massima parte da acqua (99%) oltre che da fibrille collagenosimili,acido ialuronico,cellule dette “ialociti”, proteine solubili ed elettroliti. Il vitreo è in stretta connessione anteriormente con la parete posteriore del cristallino e posteriormente con lo strato retinico più interno e con il nervo ottico ed è quindi fondamentale nel mantenere un perfetto metabolismo del cristallino e della retina.
- Retina
E’ la struttura nervosa dell’occhio e riveste quasi tutta la superficie interna di esso. E’ costituita da 9 diversi strati che dall’esterno all’interno sono: strato dei coni e dei bastoncelli, membrana limitante esterna,strato nucleare esterno,strato plessiforme esterno, strato nucleare interno, strato plessiforme interno, strato delle cellule gangliari, strato delle fibre nervose, membrana limitante interna. I coni e i bastoncelli sono gli elementi nervosi deputati alla trasformazione dello stimolo luminoso in stimolo elettrico. Si calcola che nella retina umana siano presenti circa 7 milioni di coni e 120 milioni di bastoncelli; i primi più concentrati nella parte centrale ( macula e fovea) i secondi con la massima densità nella parte periferica. La porzione della retina più centrale è chiamata MACULA e costituisce la parte più importante;essa è formata prevalentemente da coni ed è deputata alla visione distinta ed altamente discriminata degli oggetti e dei colori. La parte periferica della retina invece, ricca di bastoncelli, è deputata alla visione notturna e alla visione d’insieme.
- Nervo Ottico
E’ il ” cavo ” che collega l’occhio al cervello; è lungo circa 5 cm ed ha un diametro che varia dai 3 ai 7 mm.; è costituito da circa un milione di fibre provenienti dalle cellule ganglionari retiniche. Una lesione del nervo ottico può quindi impedire la visione anche in presenza di un occhio altrimenti perfetto.
Può essere danneggiato da un aumento della pressione interna dell’ occhio ( glaucoma ), da compressioni lungo il suo decorso indotte da tumori cerebrali, da fatti vascolari, infettivi o tossici.